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Chi sono
La mia infanzia Sono nato a Verviers in Belgio il 7
marzo 1946, primo di cinque figli, due fratelli e due sorelle. Nella
nostra casa in "rue de la Concorde" ho vissuto fino all’età di
20 anni. A casa con i fratelli, giocavamo con le
automobiline. Prima di latta,
Schuco, Triang, poi le Dinky Toys, Corgi Toys, Tekno, Marklin. Facevo
il garagista che riparava le auto dei fratelli, serviva la benzina, le
trainava con carro attrezzi e le trasportava sulla bisarca. Mio padre
ci aveva costruito un garage multipiani con accensore, perché
quelli in commercio erano ben troppo piccoli per posteggiarle tutte. Passioni per il disegno e per
l'automobile Un mio passatempo era il
disegno, su ogni tipo di supporto. Anche sui muri, per la disperazione
di mia mamma. Soggetto preferito: automobili! Dopo la F.N.,mio padre
diventò cliente FORD. Prima una Consul, modello 1951-1956, poi
il modello 1957, poi la Cortina Mk1 Station wagon, poi la Mk2 SW e la
Escort SW.
Poi
le gite domenicali nelle Ardenne in famiglia con gli zii e cugini dove
ci scambiavamo sulle auto per provarle. Le Studebaker Champion, Ford
Custom, Chrysler Valiant, Fiat 1400, Peugeot 203, Renault 4 cv,
Volkswagen, ecc.
Poi ancora la prima
volta al Gran Premio del Belgio a Spa-Francorchamps, vicino a casa mia.
Ancora piccolo, con i miei genitori, mi ricordo che eravamo nel prato
all'interno della curva della Source, ma delle vetture ho solo il
ricordo di sagome fuggenti rosse, verdi, bianche, blu accompagnate dal
grande rumore degli scappamenti. Era il tempo degli Ascari, Fangio,
Farina, Hawthorn, Frère,Trintignant e delle Alfa Romeo,
Connaught, Ferrari, Gordini, HWM, Maserati,
Mercedes.
Raidillon Spa Francorchamps
In seguito,
più grande, come scout in servizio delegato alla
tribuna della stampa o lungo il circuito, frequentavo regolarmente il
circuito e le sue gare. I rallye anche, che seguivo come spettatore, facevano parte dei miei passatempi. Il disegno, lui, mi ha affascinato quando ho avuto l'età di tenere una matita in mano. I miei disegni rappresentavano spesso delle auto, quelle che conoscevo, fino al giorno dove ho cominciato a inventarle. I miei quaderni di scuola erano pieni di disegni di auto, incontrando spesso la disapprovazione dei miei insegnanti. Credo che per questa passione devo molto a Jean Graton, autore dei fumetti di Michel Vaillant che erano tra i miei preferiti, ma anche alla marca Skoda. Trovavo le sue auto talmente orribili che mi dicevo che non era possibile disegnarle così brutte e che avrei potuto fare meglio. Lì, ho trovato la mia vocazione e deciso di intraprendere degli studi artistici. Così dopo tre anni di liceo classico, mi sono orientato sulle Arti Plastiche all'Institut Supérieur des Beaux-Arts Saint Luc a Liegi, nel 1962. L'auto
della scuola guida quando ho preso la patente nel 1964, la Ford Anglia.
Terminato questo
ciclo di studi, volevo proseguire in Estetica
Industriale per diplomarmi designer. Volendo approfittare delle mie
vacanze estive del 1966 per uno stage presso un costruttore o un
carrozziere italiano, avevo scritto varie lettere di domande,
accompagnate di riproduzioni dei miei schizzi.Ho ricevuto allora l'invito del carrozziere OSI di Torino a effettuare uno stage di un mese nel loro Centro stile.
Alcuni
schizzi a biro e
matita dell'epoca della scuola Alla
fine del mio stage l'amministratore delegato della Osi, Ing. Giacomo
Bianco, mi fece la proposta di assunzione e così, in ottobre 66,
cominciai la mia carriera di stilista e la mia vita in Italia. Nel
1968 ho sposato in Belgio la mia fidanzata, Annette Vassen, e ci siamo
stabiliti a Grugliasco, non troppo distante dal Centro stile Fiat. Poi sono nate
le bambine. Anne-Cécile nel 1969. Catherine nel 1971.
Come dipendente Fiat, ho comprato la mia seconda auto: la 128 4 porte, rossa. Poi un' altra 128, verde. Nel 1972, avendo disegnato il coupé 128, era "d'obbligo" comprarla. Così la mia quarta auto fu il coupé 128 S 1100, di colore rosso. Ma dopo neanche un anno, la Ford avendo comprato la carrozzeria Ghia e unificato il centro stile, sono andato a lavorare a Torino nella sede della prestigiosa carrozzeria in via Agostino da Montefeltro. Le mie altre auto: per esigenze familiari (campeggio, prima in tenda, poi in caravan) ho comprato la Simca 1307S. Mi fu rubata e ho comprato l'Audi 80 GLS 1600. Poi seguita dalla Lancia Y 10 Elite, dalla Peugeot 405 1600 e da l'Opel Tigra 1600 16v.
Dopo la Ghia, nel
1978 sono stato assunto all'Open Design di Aldo Sessano dove sono
rimasto fino al 1985. Inizio 1986 ho iniziato la mia
carriera di designer
freelance.
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